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mercoledì 16 ottobre 2013

TREVISO DRIPPING TASTE 2013

“Lavorare all’aperto, per un artista, significa dare delle misure ambientali al suo lavoro. L’ambiente, a sua volta, accoglie l’intervento artistico e ne viene trasformato in qualcosa d’altro. 

Un parco diventa una tela, un orto diventa un piedistallo.

Se l’ambiente è un contesto verde in cui domina incontrastata la natura - nella sua veste libera, selvaggia e imperante oppure nella sua versione ordinata, addomesticata e usufruibile- allora tra l’artista e il mondo vegetale si instaura un dialogo equilibrato dove ciascuno ha la sua voce che si intona con l’altra senza sopraffazioni e stonature.
Ma lavorare in un contesto naturale, magari un po’ dimenticato per dargli nuova vita, nuovo valore e soprattutto una nuova identità è sempre una sfida anche per l’artista più esperto.
In questa meravigliosa sede all’aperto Patrizia Polese ha portato parte di se stessa e ha visto come il suo lavoro possa essere ampiamente apprezzato dal pubblico più ampio. Una dimensione emotiva e visionaria che si trasforma in una installazione “site specific”  risonante e a portata di tutti. Un’ecologia dell’arte, insomma”

Così spiega il lato artistico della manifestazione TREVISO: DRIPPING TASTE 2013 la curatrice Chiara Casarin.
TREVISO: DRIPPING TASTE è un'interessante rassegna dove arte e cucina si fonderanno in una vera e propria mostra del gusto on the road  che coinvolgerà alcune delle principali piazze della splendida cittadina veneta.


La manifestazione proporrà un unicum emozionale che offre momenti speciali per tutti con mostre d’arte, performance e originali menu dedicati al “Natural Food” ma anche fattorie didattiche per i bambini,  mostre, cicchetterie, cooking show, gare di cucina, orti urbani, degustazioni guidate

Il tutto grazie a  un itinerario che attraverserà il cuore del capoluogo della Marca da piazza Borsa a piazza Indipendenza, passando per piazza San Vito, per quella Dell’Università, fino ad arrivare alla Loggia dei Cavalieri, addentrandosi negli spazi espositivi del Museo di Santa Caterina e nel palazzo della Camera di Commercio  dove sabato 19, alle ore 20.00, andrà in scena la cena di gala con il menu sperimentale a più mani interamente dedicato agli ancestrali temi del rapporto Uomo-Natura mentre andrà in scena l’allestimento a cura di Chiara Casarin delle opere  degli artisti polimaterici Patrizia Polese e Roberto Bertazzon 


ECCO LA MAPPA DEGLI EVENTI E DELLE ECCELLENZE DA SCOPRIRE 
A  TREVISO IL 19 E 20 OTTOBRE

LE PIAZZE DEL GUSTO - Nelle Piazze del Gusto,  dalle ore 10.30 alle 20.00 il  pubblico potrà percorrere fisicamente un itinerario nei sapori della provincia di Treviso  che, partendo dalla simulazione del lavoro nei campi (le Fattorie Didattiche), condurrà alla degustazione del prodotto “naturale” e del prodotto interpretato dalla maestria degli chef, secondo tradizione e secondo modernità. 
Le Piazze del Gusto saranno dedicate al Radicchio Rosso di Treviso IGP ed al Variegato di Castelfranco IGP, al Miele ed al Mondo delle Api, al Mestieri del Casaro e del Norcino, alla Farina di Mais Biancoperla, all’Olio ExtraVergine d’Oliva “ColliTrevigiani DOP”, nonché ai prodotti della tradizione artigianale pasticcera trevigiana.

Sabato 19 e domenica 20, Piazza Borsa ospiterà i cooking show con gli chef trevigiani, guidati dalla food-blogger trevigiana Angela Maci ( Sorelle in Pentola).


I SALOTTI DEL GUSTO - Nei Salotti del Gusto, l’arte e la cucina diventano veramente un tutt’uno: le esposizioni artistiche curate da Chiara Casarin, fra cui brilla la personale di Pino Castagna, (Piazza Indipendenza e Museo Santa Caterina), saranno accompagnati i finger food presentati dagli chef. 


ATELIER DEL GUSTO E LA CENA DI SABATO 19 OTTOBRE - Nell’Atelier del Gusto la commistione cross-culturale fra prodotto tipico stagionale e la creatività degli chef e degli artisti raggiungerà il suo massimo.  Sabato 19 ottobre,  ore 20.30, la Sala Borsa della Camera di Commercio di Treviso, attrezzata come un perfetto teatro-ristorante, diverrà luogo di una performance assolutamente irripetibile. Il menu a più mani interamente dedicato ai temi, moderni eppure antichissimi, del rapporto Uomo-Natura, sarà arricchito dalla esposizione di alcuni recenti lavori, a cura di Chiara Casarin, dei due artisti Patrizia Polese e Roberto Bertazzon
L’appuntamento sarà arricchito anche dalle sonorità del cristallarmonio di Gianfranco Grisi.

L’evento avrà un prezzo di 35,00 euro e sarà esclusivamente su prenotazione al numero 0422 440751 (dal lunedì al venerdì in orario di ufficio) oppure 337 310483.

DiVino Osteria Trevigiana sarà presente con lo chef Fabio Mariuzzo a questa importante manifestazione, portando la sua creatività nel centro storico di Treviso.

Venite ad assaggiare le sue prelibate creazioni!


martedì 24 settembre 2013

INDIA: UNA CIVILTA' RICCA DI CULTURE, RELIGIONI, TRADIZIONI E COLORI



Sede della civiltà della valle dell'Indo e regione di rotte commerciali storiche e di vasti imperi, il subcontinente indiano è stato identificato con il suo commercio e la ricchezza culturale per gran parte della sua lunga storia. 

Quattro grandi religioni del mondo, l'Induismo, il Buddismo, il Giainismo e il Sikhismo, sono nate qui, mentre lo Zoroastrismo, l'Ebraismo, il Cristianesimo e l'Islam arrivarono più tardi dando forma nella regione a una grandissima diversità culturale
Gradualmente annessa alla Compagnia britannica delle Indie Orientali dai primi decenni del XVIII secolo e colonizzata dal Regno Unito dalla metà del XIX secolo, l'India è diventata un moderno Stato nazionale nel 1947, dopo una lotta per l'indipendenza che è stata caratterizzata da una diffusa resistenza non violenta guidata da Gandhi.

L'India è la dodicesima più grande economia del mondo in termini nominali, e la quarta in termini di potere d'acquisto. Le riforme economiche attuate hanno trasformato il paese nella seconda economia a più rapida crescita, infatti è uno dei quattro Paesi a cui ci si riferisce con l'acronimo BRIC, ma nonostante ciò il Paese soffre ancora di alti livelli di povertà, analfabetismo e malnutrizione. 

Società pluralistica, multilingue e multietnica, l'India è altresì ricca sul piano naturale, con un'ampia diversità di fauna selvatica e di habitat protetti.

L'architettura rappresenta la diversità della cultura indiana. Molti monumenti di rilievo, come ad esempio il Taj Mahal, o altri esempi di architettura dell'epoca Moghul o dell'India meridionale, si compongono di una miscela che assomma le antiche tradizioni locali e idee provenienti da diverse parti del paese e dall'estero.

L'India è un vero arcipelago di lingue e dialetti, alcuni dei quali hanno espresso letterature fiorenti e di assoluto valore artistico
La musica indiana è un'altra componente culturale che copre una vasta gamma di tradizioni e stili regionali.

Assapora tutta la tipicità e il sapore della cultura indiana attraverso la mostra "Magie dell'Indie" che si aprirà il prossimo 26 ottobre 2013 a Ca' dei Carraresi a Treviso.


lunedì 16 settembre 2013

EPICENTRI La scienza medica incontra la Grande Guerra

Si è inaugurata il 15 giugno scorso la mostra fotografica documentaria “EPICENTRI – La scienza medica incontra la Grande Guerra” presso il museo Storico della Grande Guerra di Maserada sul Piave (Palazzo don Romero) curata ed allestita dal Museo. 

Di seguito l’evento racconta della Grande Guerra dal punto di vista dell’uomo-soldato, lontani culturalmente da tutte le patetiche retoriche che da subito hanno infiocchettato quel tragico evento.

Popolazione civile, Uomini in armi, Territorio: questi gli elementi che in tutte le guerre passate e purtroppo presenti hanno subito e subiscono profonde e a volte insanabili trasformazioni a cui le scienze umanistiche e mediche supportate dall’infinito senso di solidarietà e di sacrificio di volontari, donne e uomini, cercano di dare risposta concreta nell’immediato.

La mostra rimarrà aperta fino al 20 febbraio 2014.

Nel susseguirsi dello svolgersi del programma gli interventi vogliono essere un momento di testimonianza e riflessione che, partendo dal soccorso prestato sul campo di battaglia nel mondo classico, ne ripercorre le evoluzioni attraverso i secoli, per poi aprirsi alla visione dell’uomo in armi nelle guerre moderne.

Fanno da cornice alla mostra documenti e materiali originali, proveniente da musei, collezioni private, archivi e biblioteche pubbliche per dare al percorso espositivo il
giusto tono di riscontro e di rigore scientifico di cui necessita l’argomento trattato.

La Grande Guerra, con il suo portato di sofferenza fisica, ha dato un forte impulso a medicina e chirurgia. Nuove conoscenze sono emerse nello scenario caotico e urgente in cui i combattenti si sono trovati. 

La mostra allestita dal Museo di Maserada ripercorre traumi e malattie di guerra con particolare attenzione a tutti gli attori coinvolti nella logistica di quel peculiare “servizio sanitario” (ospedale castrense, medici, infermiere, Croce Rossa, Università di Padova) in un percorso affascinante che si snoda tra documenti originali e inediti, strumentazioni e foto.

venerdì 13 settembre 2013

Design, territorio e ospitalità

Marca Trevigiana: una terra fatta di colori, di frizzanti atmosfere e di un’affascinante storia millenaria, ricca di racconti agresti e legata alla vita e al lavoro lungo il fiume che la attraversa, il Sile.
 
Il concept di BW PREMIER BHR Treviso Hotel non poteva non prescindere da un’area dell’Italia del Nordest così bella e affascinante. Il nostro design interno si basa infatti sullo studio delle caratteristiche peculiari della nostra terra: i colori, le tradizioni, i prodotti e i manufatti storici.

Già nella bussola di ingresso è evidente il legame con la Marca Trevigiana. Al suo interno infatti l’elemento predominante è l’acqua, che scende dolcemente dalle pareti vetrate e che poi si getta nelle vasche rivestite di mosaico. L’acqua è l’elemento simbolo di una provincia come quella di Treviso, che è attraversata dal più lungo fiume di risorgiva d’Europa, il Sile. Il lento e placido scorrere delle sue acque cristalline, fatte di mille sfumature di colore che vanno dal turchese, al verde, all’oro, al bruciato e il muoversi sinuosamente dei giunchi fanno di questo corso d’acqua il luogo ideale per immergersi nella natura. Ed ecco, allora, che nella hall dell’albergo compaiono non solo questi colori di relax e comfort ma anche gli elementi vegetali riconducibili ai pannelli di resina che ne rivestono le pareti.




All’interno della hall troviamo poi la zona dedicata al bar, chiamato Gioja Lounge Bar. Nome che ricorda la frizzante atmosfera che si respira nelle vie cittadine, in Piazza dei Signori all’ora dell’aperitivo, quando i Trevigiani assaporano l’effervescenza del Prosecco di Valdobbiadene. Quest’ultimo è un vino bianco, dorato come il colore del banco del Gioja Lounge Bar, in onice retroilluminato. 



Il leitmotiv del ristorante è, invece, la tradizione culinaria trevigiana, fatta di antiche beccherie dove si assaporano la pasta e fagioli, il radicchio di Treviso, la polenta, gli asparagi di Cimadolmo, il tutto accompagnato da un buon bicchiere di Cabernet. Ed ecco, quindi, il color rosso cardinale della zona ristorante, il verde, l’ocra, il bruciato del bistro e l’area del buffet che, con le piastrelle di design alle pareti e la vetrina espositiva, danno questo senso di familiarità e di appartenenza alla Marca Trevigiana. La zona Bistrot del ristorante DiVino Osteria Trevigiana, inoltre, è caratterizzata da una semi volta in doghe di legno che può ricordare la chiglia di una imbarcazione fluviale tanto comune in una terra d’acqua come quella trevigiana.

Gli stessi nomi delle sale ricordano i luoghi Veneti. Le sale congressi, ad esempio prendono il nome dalle diverse cittadelle fortificate della provincia: Castelfranco, Conegliano, Follina, Serravalle, Asolo, Possagno e Maser; mentre i moduli in cui può essere suddivisa la grande Sala Veneto, in cui ospitare splendidi banchetti, prendono il nome dai pregiati vitigni della Marca: Raboso, Refosco, Cartizze e Verdiso.

Ogni cosa, ogni piccolo dettaglio del BW PREMIER BHR Treviso Hotel, pertanto, rivisitano in chiave contemporanea le tradizioni, i colori, le atmosfere della terra in cui è stato costruito, diventando un luogo magico e suggestivo dove trascorrere piacevi momenti di vita, accompagnati da servizi all’avanguardia.

martedì 10 settembre 2013

NON C'E' NIENTE DI MEGLIO...CHE DORMIRE SU UN LETTO KING-SIZE!

Dormire è una di quelle azioni quotidiane che necessitano di comodità e comfort: per riposare bene, recuperare le energie ed affrontare la nuova giornata con vitalità.

Il letto e soprattutto un buon materasso sul quale riposare sono quindi una scelta da non sottovalutare nell'acquisto dell'arredamento per la propria casa: per questo scegliere una misura king-size del materasso offre maggiore spazio per dormire e una comodità superiore rispetto ai letti tradizionali.

Molti hotel sono sensibili a questa esigenza e per il loro arredamento scelgono spesso di comprare materassi singoli e matrimoniali king-size, per offrire ai propri clienti il massimo comfort e un servizio al top.

Best Western Premier BHR Treviso Hotel ha scelto per i suoi ospiti di offrire il massimo della comodità: tutte le camere sono dotate di letti king-size (200×210cm il matrimoniale, 120×210cm il singolo), con materasso, topper, piumino, copripiumino in candido cotone e tre cuscini a persona.


Offrire ai propri clienti il massimo del servizio per Best Western Premier BHR Treviso Hotel è un imperativo e le scelte fatte lo dimostrano.

Dormi sulla comodità!

venerdì 6 settembre 2013

BEST WESTERN PREMIER BHR Treviso Hotel: una struttura...tanti servizi!


BEST WESTERN PREMIER BHR Treviso Hotel è una moderna struttura architettonica situata nelle immediate vicinanze del centro della città e a soli due km dall’aeroporto "Antonio Canova" di Treviso.


L’hotel 4 stelle lusso dispone di 133 camere, centro congressi e convegni in grado di ospitare oltre 1.000 persone, ristorante DiVino Osteria Trevigiana e Gioja Lounge Bar, dove gustare i piatti tipici della Marca Trevigiana, Centro Fitness & Wellness, ampio parcheggio fino a 600 posti auto e servizio navetta.
Le camere sono disposte su 6 piani e suddivise tra le tipologie Classic, Superior, Junior Suite e Suite Presidenziale. Sono tutte ampie e luminose, arredate con gusto sofisticato e contemporaneo e godono di una perfetta insonorizzazione grazie all’accurata selezione dei materiali costruttivi.

Alle normali dotazioni degli alberghi internazionali si aggiungono dettagli che garantiscono agli ospiti un comfort assoluto: dormire in letti king size di ultima generazione, topper, piumino, copripiumino in candido cotone e tre cuscini a persona, ampio armadio con cassetta di sicurezza laptop-size, scrivania, TV LCD con canali satellitari e pay-per-view, Mediaset Premium Calcio, teleadapter, connessione internet Wi-Fi, Adsl e via TV, tea & coffee station, climatizzazione con controllo individuale, erogatore di ghiaccio ad ogni piano, lustra scarpe e sistema antincendio con massimo grado di sicurezza certificato a livello internazionale.



Il Centro Congressi è dotato di una tecnologia di ultima generazione e uno staff altamente qualificato e competente, in grado di trasformare ogni meeting in un evento di successo. 
L’area congressuale, situata al primo piano e sviluppata su una superficie di oltre 1.000 mq, è composta da 13 sale modulari a luce naturale che possono ospitare oltre 1.000 persone.
Le sale, attrezzate con le più moderne tecnologie audio e video, sono collegabili tra loro in video conferenza dalla sala regia. La sala banchetti a piano terra, anch’essa modulabile e con una capienza di oltre 600 posti, è in grado di ospitare eventi di ogni genere.

DiVino Osteria Trevigiana è il ristorante del BEST WESTERN PREMIER BHR Treviso Hotel, caratterizzato da un design esclusivo, un ambiente vivace ed accogliente e da una scenografica esposizione di vini a tutta altezza, che non potrà che stupire l’ospite amante del buon bere. Incastonato all’interno della grande hall, il ristorante apre le sue porte agli ospiti dell’albergo e alla clientela esterna.

Come dice il nome stesso del locale, la sua cucina ha un carattere tradizionale, fatto dei sapori della storia culinaria tipica trevigiana. Il pranzo e la cena si trasformano in un’esperienza unica e memorabile, dove l’alta qualità si sposa con le tradizioni locali: il forte legame al territorio si percepisce dai menù stagionali proposti, dalla scelta delle materie prime e dalla preparazione dei piatti.
DiVino Osteria Trevigiana, inoltre è anche strutturato per organizzare grandi eventi nell’adiacente Sala Veneto, da matrimoni, feste private, cene di gala e ricche colazioni di lavoro nel trevigiano.

Gioja Lounge Bar, dal luminoso banco in onice retroilluminato, è il ritrovo trendy del BEST WESTERN PREMIER BHR Treviso Hotel. Inserito all’interno della grande hall, apre le sue porte agli ospiti dell’albergo e alla clientela esterna. A seconda del momento della giornata, Gioja Lounge Bar si trasforma da un’accogliente e raffinata caffetteria, ad una stuzzicante cicchetteria dove gustare un delizioso Easy Lunch e navigare in internet con il collegamento Wi-Fi.
La sera, infine diventa il locale alla moda, dove ascoltare musica, gustare uno spritz, un calice di Prosecco, un cocktail o altri vini di pregio, anche accomodati su comodissimi divani e chaise longue della hall.



mercoledì 4 settembre 2013

TRACCIABILITA' DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI...UNA GARANZIA DI QUALITA'

Mentre un tempo ci si limitava a conoscere le caratteristiche di un prodotto alimentare attraverso l'etichetta, oggi diventa sempre più importante conoscere anche la sua storia

La tracciabilità di un prodotto alimentare è l'identificazione delle aziende che hanno contribuito alla sua definizione  e viene incontro alle richieste del consumatore riguardo all'origine e alla qualità degli alimenti che acquista e consuma.

Essa permette di ricostruire e seguire il percorso di un alimento,sia esso di origine animale o vegetale oppure di una sostanza destinata o atta ad entrare a far parte di un alimento attraverso tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione.


In sintesi, è la possibilità di risalire alla storia, alle trasformazioni o alla collocazione di un prodotto alimentare attraverso informazioni documentate. 


L'identificazione è basata sul monitoraggio dei flussi materiali dal produttore della materia prima fino al consumatore finale.

Gli attori coinvolti possono essere molteplici ed ogni attore che partecipa al processo produttivo con materie prime, semilavorati, accessori ecc., deve essere rintracciabile mediante una gestione che identifichi la tracciatura con un codice che descrive tutti i passaggi della filiera.



Oggi anche nei ristoranti e locali pubblici viene richiesta la tracciabilità dei prodotti alimentari usati in cucina.Molti locali scrivono già nei loro menu l'origine oppure l'azienda certificata fornitrice della materia prima.




venerdì 30 agosto 2013

IL CENTRO STORICO DI TREVISO


Treviso è una piccola, prospera e ridente cittadina del nord-est italiano.



La sua storia è antica e ricca di eventi importanti che hanno fatto del capoluogo quello che noi tutti oggi possiamo ammirare. 
Grazie alla bellezza dei suoi tesori architettonici ed artistici, alla sua gente allegra ed ospitale, alla pulizia delle sue vie, alla sicurezza generalizzata, tutti coloro che hanno avuto l’onore e la fortuna di poterla visitare se ne sono innamorati.
 
Passeggiare è il modo migliore per visitare il centro cittadino. 
Gironzolare lungo le sue vie e viottoli vi permetterà di entrare pienamente nella storia artistico-architettonica della città; potrete così cogliere ogni piccolo particolare che caratterizza le facciate degli antichi palazzi patrizi.

I portici finemente decorati, i barbacani che reggono i solai degli edifici senza l’ausilio di pilastri e le pareti dipinte a finte tappezzerie sono alcuni degli elementi caratterizzanti la Treviso medievale.

Lungo il vostro percorso, inoltre vi imbatterete nelle piccole e romantiche piazze trevigiane: Piazza Duomo, Piazza Rinaldi (antica sede del mercato della frutta), Piazza dei Signori (il luogo in cui nel 1300 si riuniva il Consiglio dei Trecento che governava la città).

La storia urbanistica di Treviso è quella di una città nata sull’acqua
Da nord entra il Botteniga. Prima di Ponte del Pria esso si biforca: un ramo costituisce la fossa nord; un altro si tripartisce a sua volta nei Cagnani. A ovest è il Cagnano della Roggia. 
In centro quello dei Buranelli e ad est vi è infine quello della Pescheria. 
Nella loro corsa, all’interno del centro cittadino, tutti questi canali vanno a gettarsi nel Sile, che sinuosamente attraversa la città.

Lungo tali vie d’acqua hanno trovato posto gli ambienti più caratteristici della città: i Buranelli (ritratti da moltissimi pittori) con i salici che si gettano nel Cagnan, la Pescheria con i variopinti banchi della frutta e del pesce e Riviera Santa Margherita, che, correndo lungo il Sile, fu l’antica sede del porto cittadino.

Visita la città di Treviso e immergiti nella spettacolare bellezza delle sue vie, della sua frizzante vita cittadina, dei suoi colori e dei suoi sapori.

lunedì 26 agosto 2013

Arriva l'evento principe del settembre musicale trevigiano...HOME FESTIVAL!

Mancano ormai pochi giorni all’invasione dei fan a Treviso, per l’evento principe del settembre musicale trevigiano, e non solo: l'HOME FESTIVAL!


I live principali saranno divisi tra main e second stage, e la data “zero” è fissata per giovedì 5 settembre per la prima serata “Veneto Attack”.
Un progetto che riunisce il top live della regione, con tutti i gruppi che oscillano attorno al rock dialettale: Rumatera, Herman Medrano & the Groovy Monkes, Los Massadores e Gottardo Project, per citarne alcuni.

Venerdì 6 settembre, invece, serata anni ‘90, per un pubblico rock, dub e ska. Sul palco nomi importanti come Asian Dub Foundation, Africa Unite, Statuto, Casino Royale, Persiana Jones, il folk di Muchachito Bombo Infierno e dei trevigiani Fgm B-folk.

La terza serata di sabato 8 settembre lascia spazio alla dance: sul palco i Crookers, che chiuderanno una serata con Motel Connection, Ministri, Dj Christin Effe, Linea 77, Airway e molti altri.

Infine, domenica 8 settembre, una intera giornata pensata per chi ama i cantautori. L’ospite di punta sarà Francesco De Gregori. Prima di lui, una sfilata di cantautori e band “impegnate”: Marta sui Tubi, Mellow Mood, Masca, Lo Stato Sociale, Amari, L’Orso, Officina della Camomilla, tra i tanti.

L’area Dogana sarà riempita in ogni dettaglio: enoteca, proseccheria, otto ristoranti, il parco giochi per bambini, i mangiafuoco, e chi più ne ha più ne metta.

Inoltre, spazio a incontri, dibatti e discussioni: tra gli ospiti Giulio D’Angelo, organizzatore dello Sziget Festival e il promoter Attilio Perissinotti di Virus Concerti, oltre al live painting del Treviso Comic Book Festival e la presenza del giovane liutaio Nicola Pavan che parlerà della sua arte.

Confermata infine la presenza delle due tende delle associazioni trevigiane: quelle dello “Sport di Marca” e quella dell’ “H-demia”, che alterneranno alla musica performance di arte e sport. Non mancheranno secret show, concorsi e contest.



venerdì 23 agosto 2013

FIATICORTI: Festival Internazionale del cortometraggio!

Sensazioni, emozioni impresse nella memoria digitale di una telecamera nate nella mente di giovani registi e mostrate con orgoglio al mondo. Da 14 anni, Fiaticorti, si lascia attrarre da tutto questo, dai cortometraggi che ogni anno affollano il suo archivio, dalle risate e le parole del numeroso pubblico.

Fiaticorti Film Festival è un concorso internazionale per cortometraggi che si svolge ogni anno a Istrana (TV). 
Fiaticorti vede la luce nel 2000 per volontà di un gruppo di ragazzi appartenenti al Progetto Giovani del Comune di Istrana (Treviso). L'anno di nascita della manifestazione non è casuale:


nei primi anni del secondo millennio inizia la diffusione della telecamera digitale, innovativa perché permette di creare e montare video in casa, ma si va anche verso l'inesorabile declino delle cassette VHS, come testimoniano alcuni corti arrivati in questo formato durante l'edizione inaugurale del festival. 
Il nome scelto per la manifestazione si riconduce a due spiegazioni: da un lato 'fiato corto' è l'effetto di uno sforzo fisico di breve durata (come sono brevi i corti), dall'altro, un film di durata massima 20 minuti può trasmettere allo spettatore emozioni forti, lasciandolo 'col fiato corto'.

Fiaticorti è sorto sull'onda di un'opportunità nascente, girare video 'home made': una scelta lungimirante se si pensa a quanta strada è stata fatta in questa direzione (dai video girati con i telefoni cellulari al videogiornalismo partecipativo). 
Ma l'identità del festival, che ricorda il cineforum degli anni Settanta, è sempre rimasta la stessa, fedele alla volontà di trasmettere la cultura e la passione per i cortometraggi, scegliendo di non affiancare eventi collaterali di diverso genere.

E' una manifestazione voluta, organizzata e pensata da un gruppo di giovani under 30, che si distingue tuttavia per la longevità: Fiaticorti è infatti il primo festival di cortometraggi della provincia di Treviso.

Oggi in Italia i festival dedicati ai cortometraggi sono circa 200, e Fiaticorti in questo panorama è tra una delle manifestazioni più conosciute.

mercoledì 21 agosto 2013

ANTONIO CANOVA: I CAPOLAVORI DI POSSAGNO

Fin dal 1832, anno della consacrazione del Tempio di Possagno, Monsignor Sartori incaricò l’architetto veneziano Francesco Lazzari perché progettasse la costruzione della "raccolta dei gessi" del fratello, Antonio Canova. 
La nuova fabbrica della Gipsoteca fu completata nel 1836. Lazzari aveva edificato una grande basilica, un vero e proprio mausoleo per l'arte del grande Antonio Canova: “un Olimpo per la scultura”

Nella prospettiva di Sartori Canova vigeva il concetto di riproporre l’esposizione delle opere come all’interno dell’atelier dello scultore. Lui stesso stabilì la disposizione delle sculture nella loro veste espositiva, in un'ottica museologica di tutto rispetto, modificata in seguito alle variazioni allestitive conseguenti ai danni e alle azioni preventive dei due conflitti mondiali conclusisi nel 1914-1918 e 1939-1945.


Successivamente sono state apportate delle variazioni con la costruzione del nuovo spazio antistante l’aula basilicale attuato da Carlo Scarpa, nel 1957, che provvide anche alla sistemazione del Monumento di Maria Cristina d’Austria e all’allestimento dello spazio da lui progettato. Obiettivo del progetto era quello di valorizzare tutto il patrimonio canoviano non esposto, giacente nel deposito, e, soprattutto, predisporre un’opportuna esposizione per i bozzetti in gesso ed in terracotta. 

La Casa di Antonio Canova, che si snoda lungo il crinale che si stende verso la Pastega, nel territorio sudorientale di Possagno, si presenta con la facciata esposta al sole e rivolta al Giardino, al Brolo e ai vasti campi che oggi costituiscono il Parco Canoviano. 
La costruzione della Casa del Canova risale con molta probabilità al Seicento e presenta una tipica struttura veneta, con il corpo centrale su più piani, dove si svolgeva la vita domestica e notturna, gli annessi alla Casa, il portone d'ingresso alla proprietà e ai fondi rustici, i lunghi porticati per il deposito dei materiali da lavoro, la stalla per gli animali da traino, il serraglio per il carro, i pozzi… 

Oggi, nella Casa del Canova si possono ammirare alcune pregevoli collezioni, tra cui i dipinti, le incisioni, i disegni, alcuni marmi, gli strumenti da lavoro, alcuni vestiti dell'Artista
Il turista può, inoltre, ammirare, alcuni settori della Casa recentemente aperti al pubblico dopo il restauro, come la camera in cui è nato l'artista e la cucina.


La Fondazione che oggi gestisce il Museo ha recentemente installato dei laboratori didattici multimediali e di manipolazione dell'argilla, a servizio soprattutto dei giovani studenti che visitano la Gipsoteca. 
Nella Gipsoteca vengono organizzate inoltre visite serali per ammirare le opere alla luce delle candele ed importanti mostre temporanee.

Nella Marca Trevigiana puoi scoprire innumerevoli attrattive e offerte per organizzare la tua visita...scoprile!

lunedì 19 agosto 2013

SLOW FOOD...BELLO, PULITO E GIUSTO!

Slow Food è un'associazione internazionale non-profit che conta 100.000 iscritti, volontari e sostenitori in 150 Paesi, 1.500 sedi locali e una rete di 2.000 comunità che praticano una produzione di cibo su piccola scala, sostenibile e di qualità.

Fondata da Carlo Petrini nel 1986, Slow Food opera per promuovere l'interesse legato al cibo come portatore di piacere, cultura, tradizioni, identità, e uno stile di vita, oltre che alimentare, rispettoso dei territori e delle tradizioni locali.

"Buono, pulito e giusto", ecco il motto di Slow Food: tre aggettivi che definiscono in modo elementare le caratteristiche che deve avere il cibo. Buono perchè l'alimento è ricco di qualità organolettiche, ma anche di una complessa sfera di sentimenti, ricordi e implicazioni identitarie derivanti dal valore affettivo del cibo; pulito perchè prodotto nel rispetto degli ecosistemi e dell'ambiente; giusto, perchè prodotto secondo i concetti di giustizia sociale negli ambienti di produzione e di commercializzazione.



La filosofia di Slow Food attraversa campi differenti: ecologia, gastronomia, etica e piacere. 
L'associazione si oppone quindi al processo di standardizzazione dei gusti e delle culture e dello strapotere dell'industria agroalimentare.

Le finalità di Slow Food sono:

  • Educare al gusto, all'alimentazione, alle scienze gastronomicheSalvaguardare la biodiversità e le produzioni alimentari tradizionali ad essa collegate. Promuovere un nuovo modello alimentare, rispettoso dell'ambiente, delle tradizioni e delle identità culturali, capace di avvicinare i consumatori al mondo della produzione, creando una rete virtuosa di relazioni internazionali e una maggior condivisione di saperi. 
  • Diventare Co-produttoriCon questo termine si vogliono identificare tutti i consumatori consapevoli e informati per sottolinearne il ruolo attivo come parte integrante del processo di produzione del cibo.
  • Salvaguardia dell'identità localeSiamo impegnati nella salvaguardia di un cibo tradizionale, sostenibile e di qualità. Tutelare la biodiversità agroalimentare e culturale, conservando le specificità del cibo locale e delle tradizioni contadine, i saperi delle comunità locali per proteggere gli ecosistemi e per promuovere una produzione sostenibile.


In Veneto troviamo ben 12 presidi a tutela delle identità locali e delle produzioni, tra razze animali da allevamento, cereali e farine, latticini e formaggi, ortaggi, legumi, salumi e derivati e frutta.



Diventare un consumatore consapevole e informato per rafforzare la cultura locale e le tradizioni nel rispetto dell'ambiente non è cosa da poco!

Scopri i migliori ristoranti dove assaporare il piacere del buon cibo!

sabato 17 agosto 2013

VENETO: una terra e... tanti vini di qualità!

Il Veneto e' una terra di antiche tradizioni vinicole che vanta in Italia il primato nella produzione di vini D.O.C., a denominazione di origine controllata. Ci sono infatti ben 17 zone di produzione di vini D.O.C., in cui operano 17 Consorzi Volontari di Tutela, che salvaguardano la qualità e  la tipicità del vino prodotto.

Tale attività di tutela consiste nell'assicurare la provenienza dei vini dalle zone dichiarate, la loro produzione con le specificate uve (nella regione Veneto sono 10 i vitigni specifici per la produzione di vini a marchio D.O.C.), le dovute proporzioni secondo i metodi tradizionali ed il corretto invecchiamento. Numerosi controlli vengono effettuati anche sul vitigno, sui raccolti di uve per ettaro e sulle quantità di vino prodotte.

L'indicazione sulla bottiglia del marchio del Consorzio di Tutela rappresenta per il consumatore un'ulteriore importante garanzia di qualità

La produzione regionale si qualifica inoltre attraverso una tipologia assai varia che offre una vastissima gamma di vini, molti dei quali vanno classificati come vini di pregio garantiti dalla tutela giuridica della D.O.C.

Molti vigneti autoctoni o a produzione limitata si stanno diffondendo oggigiorno, insieme al filone della coltivazione biologica della vite, promuovendo degli ottimi vini, vincitori a concorsi nazionali.

Il paesaggio vinicolo del Veneto si sviluppa attorno alla splendida cornice del patrimonio culturale, architettonico ed artistico che ben si conserva nella Regione, unendo la cultura dell'arte alla cultura del buon vino, sviluppando itinerari sportivi, percorsi e manifestazioni ad hoc per celebrare questa unione.