L’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (O.N.Da) si occupa di studiare le patologie che colpiscono più frequentemente l’universo femminile e di proporre strategie di prevenzione primaria e secondaria, promuovendo una cultura della salute di genere.
L’impegno di O.N.Da si focalizza su tre livelli: il primo, attraverso un’azione informativa, è rivolto alla popolazione e ai media per creare consapevolezza sulle patologie femminili mediante l’organizzazione di convegni, ricerche e conferenze.
Il secondo livello si pone l’obiettivo di contribuire al miglioramento dell’accesso e della qualità delle prestazioni offerte dal Servizio Sanitario Nazionale: è attraverso il Programma Bollini Rosa, infatti, che vengono premiate le strutture sanitarie che si distinguono per offrire alle donne servizi di cura di alta qualità e centrati sui bisogni delle pazienti.
Il terzo livello, infine, rappresentato dall’azione di lobbying, si prefigge di influenzare i policy maker e le sue agende legislative attraverso la presentazione di mozioni e documenti che caratterizzano problematiche e bisogni di salute delle donne italiane.
O.N.Da promuove progetti di ricerca e campagne di comunicazione, cura pubblicazioni, organizza cicli di conferenze, convegni e tavole rotonde aperti al pubblico in diverse città italiane sulle problematiche di salute femminile, con l’obiettivo di informare sullo stato della ricerca, sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce e sui traguardi raggiunti nelle cure
delle varie patologie di cui si occupa.
O.N.Da ha l’obiettivo di promuovere una cultura della salute di genere intesa nel senso di creare la consapevolezza che l’appartenere al sesso femminile o maschile influenza la salute e la percezione della stessa, e che tutte le politiche di prevenzione delle malattie dovrebbero considerare attentamente queste differenze per realizzare equità e pari opportunità.
L’Osservatorio nazionale sulla salute della donna intende altresì stimolare la ricerca sulle principali patologie che colpiscono l’universo femminile, e sulle loro implicazioni economiche, politiche e sociali, contribuendo alla diffusione di informazioni medico scientifiche e promuovendo culturalmente il ruolo sociale della donna nella valorizzazione della ricerca e della conoscenza scientifica.
Molti studi dimostrano quanto, ancora oggi, le donne risultino svantaggiate rispetto agli uomini nella tutela della loro salute, e quanto sarebbe importante promuovere una consapevolezza sociale e individuale sui fattori di rischio legati alla salute femminile.
Tali fattori non riguardano tanto gli aspetti riproduttivi della vita femminile, ma sono legati al ruolo sociale della donna sempre più impegnata sul fronte familiare e lavorativo con inevitabili ripercussioni sulla propria salute, anche come conseguenza della propensione femminile a preoccuparsi e occuparsi dei bisogni altrui, spesso anteponendoli ai propri.
La ricerca medica e i sistemi sanitari inoltre non intercettano le problematiche sanitarie femminili, anche perché esse risultano scarsamente studiate, come dimostra in Italia la limitata partecipazione delle donne agli studi clinici.
A ciò si aggiunga che solo recentemente ci si è accorti delle problematiche legate alla differenza di genere e delle sue implicazioni nei confronti della salute femminile.
Sosteniamo l'Osservatorio e divulghiamo la sua mission: diciamo si alla salute femminile!
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