venerdì 30 agosto 2013

IL CENTRO STORICO DI TREVISO


Treviso è una piccola, prospera e ridente cittadina del nord-est italiano.



La sua storia è antica e ricca di eventi importanti che hanno fatto del capoluogo quello che noi tutti oggi possiamo ammirare. 
Grazie alla bellezza dei suoi tesori architettonici ed artistici, alla sua gente allegra ed ospitale, alla pulizia delle sue vie, alla sicurezza generalizzata, tutti coloro che hanno avuto l’onore e la fortuna di poterla visitare se ne sono innamorati.
 
Passeggiare è il modo migliore per visitare il centro cittadino. 
Gironzolare lungo le sue vie e viottoli vi permetterà di entrare pienamente nella storia artistico-architettonica della città; potrete così cogliere ogni piccolo particolare che caratterizza le facciate degli antichi palazzi patrizi.

I portici finemente decorati, i barbacani che reggono i solai degli edifici senza l’ausilio di pilastri e le pareti dipinte a finte tappezzerie sono alcuni degli elementi caratterizzanti la Treviso medievale.

Lungo il vostro percorso, inoltre vi imbatterete nelle piccole e romantiche piazze trevigiane: Piazza Duomo, Piazza Rinaldi (antica sede del mercato della frutta), Piazza dei Signori (il luogo in cui nel 1300 si riuniva il Consiglio dei Trecento che governava la città).

La storia urbanistica di Treviso è quella di una città nata sull’acqua
Da nord entra il Botteniga. Prima di Ponte del Pria esso si biforca: un ramo costituisce la fossa nord; un altro si tripartisce a sua volta nei Cagnani. A ovest è il Cagnano della Roggia. 
In centro quello dei Buranelli e ad est vi è infine quello della Pescheria. 
Nella loro corsa, all’interno del centro cittadino, tutti questi canali vanno a gettarsi nel Sile, che sinuosamente attraversa la città.

Lungo tali vie d’acqua hanno trovato posto gli ambienti più caratteristici della città: i Buranelli (ritratti da moltissimi pittori) con i salici che si gettano nel Cagnan, la Pescheria con i variopinti banchi della frutta e del pesce e Riviera Santa Margherita, che, correndo lungo il Sile, fu l’antica sede del porto cittadino.

Visita la città di Treviso e immergiti nella spettacolare bellezza delle sue vie, della sua frizzante vita cittadina, dei suoi colori e dei suoi sapori.

mercoledì 28 agosto 2013

BIRRA?!....ARTIGIANALE!!

Birra?!?...si, ma artigianale!!

Si stanno diffondendo sempre più i birrifici artigianali che utilizzano il più possibile ingredienti naturali, e, con l'introduzione di "birrificio agricolo" anche utilizzando orzo e luppolo provenienti dal territorio di loro appartenenza.
Tutto questo contribuisce a creare dei prodotti che sono unici e assolutamente irripetibili. La birra viene prodotta principalmente con il malto d'orzo e/o con il malto di frumento (e in alcuni casi anche con altri cereali maltati), elementi base, ai quali vengono aggiunti luppolo, lievito ed acqua.

A questo punto la birra è pronta per essere bevuta ma ha una durata limitata nel tempo. Per aumentarne la conservazione, nella produzione industriale, il prodotto viene sottoposto ad alcuni trattamenti come la pastorizzazione ed il filtraggio. Vengono così inattivati i microrganismi contenuti nel lievito e filtrata la bevanda, aggiungendo poi degli additivi conservanti e stabilizzanti. Dopo questo trattamento il prodotto può essere movimentato e stoccato senza alcun problema.

Le birre prodotte con tecniche industriali, pertanto, si differenziano sostanzialmente da quelle artigianali ad un esame organolettico. La presenza di lieviti attivi, inoltre, rende queste ultime un alimento vivo che si evolve nel tempo. Se il tipo di birra lo consente, è possibile un invecchiamento in cantina anche per alcuni anni.

Il fenomeno dei birrifici artigianali rinasce negli Stati Uniti ed è una riscoperta che avviene a partire dagli anni ottanta ed è definita la cosiddetta "Renaissance Americana", dove molti immigrati europei, riescono a mantenere in vita alcuni vecchi prodotti europei che altrimenti sarebbero andati perduti.

In Europa ed in Italia questo fenomeno si sta diffondendo con la proposta di prodotti artigianali di elevata qualità, promossi attraverso degustazioni, fiere e molti eventi tematici.

Alcuni dei birrifici artigianali più importanti nella Marca Trevigiana sono: il birrificio 32 Via dei Birrai di Pederobba, Acelum di Castelcucco, Barchessa Di Villa Pola di Barcon Di Vedelago, Galivm di Vittorio Veneto, Habemus di Montebelluna, San Gabriel di Busco di Ponte di Piave e molti altri.

lunedì 26 agosto 2013

Arriva l'evento principe del settembre musicale trevigiano...HOME FESTIVAL!

Mancano ormai pochi giorni all’invasione dei fan a Treviso, per l’evento principe del settembre musicale trevigiano, e non solo: l'HOME FESTIVAL!


I live principali saranno divisi tra main e second stage, e la data “zero” è fissata per giovedì 5 settembre per la prima serata “Veneto Attack”.
Un progetto che riunisce il top live della regione, con tutti i gruppi che oscillano attorno al rock dialettale: Rumatera, Herman Medrano & the Groovy Monkes, Los Massadores e Gottardo Project, per citarne alcuni.

Venerdì 6 settembre, invece, serata anni ‘90, per un pubblico rock, dub e ska. Sul palco nomi importanti come Asian Dub Foundation, Africa Unite, Statuto, Casino Royale, Persiana Jones, il folk di Muchachito Bombo Infierno e dei trevigiani Fgm B-folk.

La terza serata di sabato 8 settembre lascia spazio alla dance: sul palco i Crookers, che chiuderanno una serata con Motel Connection, Ministri, Dj Christin Effe, Linea 77, Airway e molti altri.

Infine, domenica 8 settembre, una intera giornata pensata per chi ama i cantautori. L’ospite di punta sarà Francesco De Gregori. Prima di lui, una sfilata di cantautori e band “impegnate”: Marta sui Tubi, Mellow Mood, Masca, Lo Stato Sociale, Amari, L’Orso, Officina della Camomilla, tra i tanti.

L’area Dogana sarà riempita in ogni dettaglio: enoteca, proseccheria, otto ristoranti, il parco giochi per bambini, i mangiafuoco, e chi più ne ha più ne metta.

Inoltre, spazio a incontri, dibatti e discussioni: tra gli ospiti Giulio D’Angelo, organizzatore dello Sziget Festival e il promoter Attilio Perissinotti di Virus Concerti, oltre al live painting del Treviso Comic Book Festival e la presenza del giovane liutaio Nicola Pavan che parlerà della sua arte.

Confermata infine la presenza delle due tende delle associazioni trevigiane: quelle dello “Sport di Marca” e quella dell’ “H-demia”, che alterneranno alla musica performance di arte e sport. Non mancheranno secret show, concorsi e contest.



venerdì 23 agosto 2013

FIATICORTI: Festival Internazionale del cortometraggio!

Sensazioni, emozioni impresse nella memoria digitale di una telecamera nate nella mente di giovani registi e mostrate con orgoglio al mondo. Da 14 anni, Fiaticorti, si lascia attrarre da tutto questo, dai cortometraggi che ogni anno affollano il suo archivio, dalle risate e le parole del numeroso pubblico.

Fiaticorti Film Festival è un concorso internazionale per cortometraggi che si svolge ogni anno a Istrana (TV). 
Fiaticorti vede la luce nel 2000 per volontà di un gruppo di ragazzi appartenenti al Progetto Giovani del Comune di Istrana (Treviso). L'anno di nascita della manifestazione non è casuale:


nei primi anni del secondo millennio inizia la diffusione della telecamera digitale, innovativa perché permette di creare e montare video in casa, ma si va anche verso l'inesorabile declino delle cassette VHS, come testimoniano alcuni corti arrivati in questo formato durante l'edizione inaugurale del festival. 
Il nome scelto per la manifestazione si riconduce a due spiegazioni: da un lato 'fiato corto' è l'effetto di uno sforzo fisico di breve durata (come sono brevi i corti), dall'altro, un film di durata massima 20 minuti può trasmettere allo spettatore emozioni forti, lasciandolo 'col fiato corto'.

Fiaticorti è sorto sull'onda di un'opportunità nascente, girare video 'home made': una scelta lungimirante se si pensa a quanta strada è stata fatta in questa direzione (dai video girati con i telefoni cellulari al videogiornalismo partecipativo). 
Ma l'identità del festival, che ricorda il cineforum degli anni Settanta, è sempre rimasta la stessa, fedele alla volontà di trasmettere la cultura e la passione per i cortometraggi, scegliendo di non affiancare eventi collaterali di diverso genere.

E' una manifestazione voluta, organizzata e pensata da un gruppo di giovani under 30, che si distingue tuttavia per la longevità: Fiaticorti è infatti il primo festival di cortometraggi della provincia di Treviso.

Oggi in Italia i festival dedicati ai cortometraggi sono circa 200, e Fiaticorti in questo panorama è tra una delle manifestazioni più conosciute.

mercoledì 21 agosto 2013

ANTONIO CANOVA: I CAPOLAVORI DI POSSAGNO

Fin dal 1832, anno della consacrazione del Tempio di Possagno, Monsignor Sartori incaricò l’architetto veneziano Francesco Lazzari perché progettasse la costruzione della "raccolta dei gessi" del fratello, Antonio Canova. 
La nuova fabbrica della Gipsoteca fu completata nel 1836. Lazzari aveva edificato una grande basilica, un vero e proprio mausoleo per l'arte del grande Antonio Canova: “un Olimpo per la scultura”

Nella prospettiva di Sartori Canova vigeva il concetto di riproporre l’esposizione delle opere come all’interno dell’atelier dello scultore. Lui stesso stabilì la disposizione delle sculture nella loro veste espositiva, in un'ottica museologica di tutto rispetto, modificata in seguito alle variazioni allestitive conseguenti ai danni e alle azioni preventive dei due conflitti mondiali conclusisi nel 1914-1918 e 1939-1945.


Successivamente sono state apportate delle variazioni con la costruzione del nuovo spazio antistante l’aula basilicale attuato da Carlo Scarpa, nel 1957, che provvide anche alla sistemazione del Monumento di Maria Cristina d’Austria e all’allestimento dello spazio da lui progettato. Obiettivo del progetto era quello di valorizzare tutto il patrimonio canoviano non esposto, giacente nel deposito, e, soprattutto, predisporre un’opportuna esposizione per i bozzetti in gesso ed in terracotta. 

La Casa di Antonio Canova, che si snoda lungo il crinale che si stende verso la Pastega, nel territorio sudorientale di Possagno, si presenta con la facciata esposta al sole e rivolta al Giardino, al Brolo e ai vasti campi che oggi costituiscono il Parco Canoviano. 
La costruzione della Casa del Canova risale con molta probabilità al Seicento e presenta una tipica struttura veneta, con il corpo centrale su più piani, dove si svolgeva la vita domestica e notturna, gli annessi alla Casa, il portone d'ingresso alla proprietà e ai fondi rustici, i lunghi porticati per il deposito dei materiali da lavoro, la stalla per gli animali da traino, il serraglio per il carro, i pozzi… 

Oggi, nella Casa del Canova si possono ammirare alcune pregevoli collezioni, tra cui i dipinti, le incisioni, i disegni, alcuni marmi, gli strumenti da lavoro, alcuni vestiti dell'Artista
Il turista può, inoltre, ammirare, alcuni settori della Casa recentemente aperti al pubblico dopo il restauro, come la camera in cui è nato l'artista e la cucina.


La Fondazione che oggi gestisce il Museo ha recentemente installato dei laboratori didattici multimediali e di manipolazione dell'argilla, a servizio soprattutto dei giovani studenti che visitano la Gipsoteca. 
Nella Gipsoteca vengono organizzate inoltre visite serali per ammirare le opere alla luce delle candele ed importanti mostre temporanee.

Nella Marca Trevigiana puoi scoprire innumerevoli attrattive e offerte per organizzare la tua visita...scoprile!

lunedì 19 agosto 2013

SLOW FOOD...BELLO, PULITO E GIUSTO!

Slow Food è un'associazione internazionale non-profit che conta 100.000 iscritti, volontari e sostenitori in 150 Paesi, 1.500 sedi locali e una rete di 2.000 comunità che praticano una produzione di cibo su piccola scala, sostenibile e di qualità.

Fondata da Carlo Petrini nel 1986, Slow Food opera per promuovere l'interesse legato al cibo come portatore di piacere, cultura, tradizioni, identità, e uno stile di vita, oltre che alimentare, rispettoso dei territori e delle tradizioni locali.

"Buono, pulito e giusto", ecco il motto di Slow Food: tre aggettivi che definiscono in modo elementare le caratteristiche che deve avere il cibo. Buono perchè l'alimento è ricco di qualità organolettiche, ma anche di una complessa sfera di sentimenti, ricordi e implicazioni identitarie derivanti dal valore affettivo del cibo; pulito perchè prodotto nel rispetto degli ecosistemi e dell'ambiente; giusto, perchè prodotto secondo i concetti di giustizia sociale negli ambienti di produzione e di commercializzazione.



La filosofia di Slow Food attraversa campi differenti: ecologia, gastronomia, etica e piacere. 
L'associazione si oppone quindi al processo di standardizzazione dei gusti e delle culture e dello strapotere dell'industria agroalimentare.

Le finalità di Slow Food sono:

  • Educare al gusto, all'alimentazione, alle scienze gastronomicheSalvaguardare la biodiversità e le produzioni alimentari tradizionali ad essa collegate. Promuovere un nuovo modello alimentare, rispettoso dell'ambiente, delle tradizioni e delle identità culturali, capace di avvicinare i consumatori al mondo della produzione, creando una rete virtuosa di relazioni internazionali e una maggior condivisione di saperi. 
  • Diventare Co-produttoriCon questo termine si vogliono identificare tutti i consumatori consapevoli e informati per sottolinearne il ruolo attivo come parte integrante del processo di produzione del cibo.
  • Salvaguardia dell'identità localeSiamo impegnati nella salvaguardia di un cibo tradizionale, sostenibile e di qualità. Tutelare la biodiversità agroalimentare e culturale, conservando le specificità del cibo locale e delle tradizioni contadine, i saperi delle comunità locali per proteggere gli ecosistemi e per promuovere una produzione sostenibile.


In Veneto troviamo ben 12 presidi a tutela delle identità locali e delle produzioni, tra razze animali da allevamento, cereali e farine, latticini e formaggi, ortaggi, legumi, salumi e derivati e frutta.



Diventare un consumatore consapevole e informato per rafforzare la cultura locale e le tradizioni nel rispetto dell'ambiente non è cosa da poco!

Scopri i migliori ristoranti dove assaporare il piacere del buon cibo!

sabato 17 agosto 2013

VENETO: una terra e... tanti vini di qualità!

Il Veneto e' una terra di antiche tradizioni vinicole che vanta in Italia il primato nella produzione di vini D.O.C., a denominazione di origine controllata. Ci sono infatti ben 17 zone di produzione di vini D.O.C., in cui operano 17 Consorzi Volontari di Tutela, che salvaguardano la qualità e  la tipicità del vino prodotto.

Tale attività di tutela consiste nell'assicurare la provenienza dei vini dalle zone dichiarate, la loro produzione con le specificate uve (nella regione Veneto sono 10 i vitigni specifici per la produzione di vini a marchio D.O.C.), le dovute proporzioni secondo i metodi tradizionali ed il corretto invecchiamento. Numerosi controlli vengono effettuati anche sul vitigno, sui raccolti di uve per ettaro e sulle quantità di vino prodotte.

L'indicazione sulla bottiglia del marchio del Consorzio di Tutela rappresenta per il consumatore un'ulteriore importante garanzia di qualità

La produzione regionale si qualifica inoltre attraverso una tipologia assai varia che offre una vastissima gamma di vini, molti dei quali vanno classificati come vini di pregio garantiti dalla tutela giuridica della D.O.C.

Molti vigneti autoctoni o a produzione limitata si stanno diffondendo oggigiorno, insieme al filone della coltivazione biologica della vite, promuovendo degli ottimi vini, vincitori a concorsi nazionali.

Il paesaggio vinicolo del Veneto si sviluppa attorno alla splendida cornice del patrimonio culturale, architettonico ed artistico che ben si conserva nella Regione, unendo la cultura dell'arte alla cultura del buon vino, sviluppando itinerari sportivi, percorsi e manifestazioni ad hoc per celebrare questa unione.