mercoledì 16 ottobre 2013

TREVISO DRIPPING TASTE 2013

“Lavorare all’aperto, per un artista, significa dare delle misure ambientali al suo lavoro. L’ambiente, a sua volta, accoglie l’intervento artistico e ne viene trasformato in qualcosa d’altro. 

Un parco diventa una tela, un orto diventa un piedistallo.

Se l’ambiente è un contesto verde in cui domina incontrastata la natura - nella sua veste libera, selvaggia e imperante oppure nella sua versione ordinata, addomesticata e usufruibile- allora tra l’artista e il mondo vegetale si instaura un dialogo equilibrato dove ciascuno ha la sua voce che si intona con l’altra senza sopraffazioni e stonature.
Ma lavorare in un contesto naturale, magari un po’ dimenticato per dargli nuova vita, nuovo valore e soprattutto una nuova identità è sempre una sfida anche per l’artista più esperto.
In questa meravigliosa sede all’aperto Patrizia Polese ha portato parte di se stessa e ha visto come il suo lavoro possa essere ampiamente apprezzato dal pubblico più ampio. Una dimensione emotiva e visionaria che si trasforma in una installazione “site specific”  risonante e a portata di tutti. Un’ecologia dell’arte, insomma”

Così spiega il lato artistico della manifestazione TREVISO: DRIPPING TASTE 2013 la curatrice Chiara Casarin.
TREVISO: DRIPPING TASTE è un'interessante rassegna dove arte e cucina si fonderanno in una vera e propria mostra del gusto on the road  che coinvolgerà alcune delle principali piazze della splendida cittadina veneta.


La manifestazione proporrà un unicum emozionale che offre momenti speciali per tutti con mostre d’arte, performance e originali menu dedicati al “Natural Food” ma anche fattorie didattiche per i bambini,  mostre, cicchetterie, cooking show, gare di cucina, orti urbani, degustazioni guidate

Il tutto grazie a  un itinerario che attraverserà il cuore del capoluogo della Marca da piazza Borsa a piazza Indipendenza, passando per piazza San Vito, per quella Dell’Università, fino ad arrivare alla Loggia dei Cavalieri, addentrandosi negli spazi espositivi del Museo di Santa Caterina e nel palazzo della Camera di Commercio  dove sabato 19, alle ore 20.00, andrà in scena la cena di gala con il menu sperimentale a più mani interamente dedicato agli ancestrali temi del rapporto Uomo-Natura mentre andrà in scena l’allestimento a cura di Chiara Casarin delle opere  degli artisti polimaterici Patrizia Polese e Roberto Bertazzon 


ECCO LA MAPPA DEGLI EVENTI E DELLE ECCELLENZE DA SCOPRIRE 
A  TREVISO IL 19 E 20 OTTOBRE

LE PIAZZE DEL GUSTO - Nelle Piazze del Gusto,  dalle ore 10.30 alle 20.00 il  pubblico potrà percorrere fisicamente un itinerario nei sapori della provincia di Treviso  che, partendo dalla simulazione del lavoro nei campi (le Fattorie Didattiche), condurrà alla degustazione del prodotto “naturale” e del prodotto interpretato dalla maestria degli chef, secondo tradizione e secondo modernità. 
Le Piazze del Gusto saranno dedicate al Radicchio Rosso di Treviso IGP ed al Variegato di Castelfranco IGP, al Miele ed al Mondo delle Api, al Mestieri del Casaro e del Norcino, alla Farina di Mais Biancoperla, all’Olio ExtraVergine d’Oliva “ColliTrevigiani DOP”, nonché ai prodotti della tradizione artigianale pasticcera trevigiana.

Sabato 19 e domenica 20, Piazza Borsa ospiterà i cooking show con gli chef trevigiani, guidati dalla food-blogger trevigiana Angela Maci ( Sorelle in Pentola).


I SALOTTI DEL GUSTO - Nei Salotti del Gusto, l’arte e la cucina diventano veramente un tutt’uno: le esposizioni artistiche curate da Chiara Casarin, fra cui brilla la personale di Pino Castagna, (Piazza Indipendenza e Museo Santa Caterina), saranno accompagnati i finger food presentati dagli chef. 


ATELIER DEL GUSTO E LA CENA DI SABATO 19 OTTOBRE - Nell’Atelier del Gusto la commistione cross-culturale fra prodotto tipico stagionale e la creatività degli chef e degli artisti raggiungerà il suo massimo.  Sabato 19 ottobre,  ore 20.30, la Sala Borsa della Camera di Commercio di Treviso, attrezzata come un perfetto teatro-ristorante, diverrà luogo di una performance assolutamente irripetibile. Il menu a più mani interamente dedicato ai temi, moderni eppure antichissimi, del rapporto Uomo-Natura, sarà arricchito dalla esposizione di alcuni recenti lavori, a cura di Chiara Casarin, dei due artisti Patrizia Polese e Roberto Bertazzon
L’appuntamento sarà arricchito anche dalle sonorità del cristallarmonio di Gianfranco Grisi.

L’evento avrà un prezzo di 35,00 euro e sarà esclusivamente su prenotazione al numero 0422 440751 (dal lunedì al venerdì in orario di ufficio) oppure 337 310483.

DiVino Osteria Trevigiana sarà presente con lo chef Fabio Mariuzzo a questa importante manifestazione, portando la sua creatività nel centro storico di Treviso.

Venite ad assaggiare le sue prelibate creazioni!


lunedì 30 settembre 2013

ERNEST HEMINGWAY+PIAVE, origine di una poetica

Ernest Hemingway, secondogenito di una numerosa famiglia, nasce il 21 luglio 1899 a Oak Park, un sobborgo di Chicago. In compagnia del padre, un medico che amava la vita all'aria aperta e  la natura, viene introdotto sin dall'infanzia alla caccia e alla pesca. 

Ancor piccolo amava sentir raccontare storie, soprattutto di animali e gli piaceva dare un nome diverso alle persone che lo circondavano. A quattro anni venne messo in una scuola dell'infanzia e, contemporaneamente, inserito in un circolo naturista diretto dal padre. Fu in questa circostanza che imparò a distinguere animali ed erbe. Inoltre il padre lo conduceva spesso con sé quando andava a visitare nella riserva indiana i suoi pazienti (molti ricordi di questo periodo rientreranno nei suoi racconti) e da qui si rafforzò nel ragazzo l'amore per la natura, per la caccia, la pesca e l'avventura.

A scuola ebbe la fortuna di incontrare due insegnanti che, avendo notato l'attitudine del ragazzo per la letteratura, lo incoraggiarono a scrivere. Nacquero così i primi racconti e i primi articoli di cronaca, pubblicati sui giornali scolastici. Nel 1917 ottenne il diploma, ma rifiutò sia di iscriversi all'università, come avrebbe desiderato suo padre, sia di dedicarsi al violoncello come voleva sua madre. Per affermare la sua indipendenza si recò a Kansas City, dove iniziò a lavorare come cronista del quotidiano locale, il "Kansas City Star", che si distingueva per il linguaggio moderno, rapido e oggettivo.

L'anno successivo entrò come volontario nelle armi per andare a combattere in Europa, sul fronte italiano. 
Escluso dai reparti combattenti a causa di un difetto alla vista venne arruolato nei servizi di autoambulanza. Il giovane desiderava però assistere alla guerra da vicino e così fece domanda per essere trasferito. Fu mandato sulla riva del basso Piave, nelle vicinanze di Fossalta di Piave, come assistente di trincea. Una notte, mentre stava svolgendo le sue mansioni, venne ferito ad una gamba da colpi di mitragliatrice. L'orrore della guerra in trincea lasciò un segno indelebile nello sviluppo della sua personalità, e costituiranno la base per la nascita di Addio alle armi  (1929), uno dei suoi romanzi più celebri.

Dopo il rientro a casa Hemingway ricominciò a scrivere, ad andare a pesca e a dare conferenze nelle quali raccontava i giorni drammatici trascorsi sul fronte italiano. Nel 1920 Hemingway sbarca nella redazione del "Toronto Star", con cui iniziò una collaborazione durata molti anni, come corrispondente speciale in Europa.

Nonostante i successi e la fama internazionale, scrivere gli risulta sempre più difficile e il pessimismo cresce tanto da far crollare l'immagine del vecchio e virile Hemingway
Riesce a scrivere un ultimo romanzo "Il vecchio e il mare", ma la depressione nervosa che lo affliggeva lo portò al suicidio nel 1961, nonostante le cure della moglie e degli amici.

"Hemingway+Piave, origine di una poetica"


E' il titolo della mostra di Monastier, che ospita fotografie, mappe, oggetti e pannelli per ricostruire e documentare la presenza del grande scrittore americano Ernest Hemingway nella zona a ridosso del Piave, nel periodo della Grande Guerra

È la proposta fino al 24 maggio 2015 al Park hotel Villa Fiorita di Monastier, organizzatore dell'evento, e curata dal Consorzio Marca Treviso in collaborazione con la Provincia di Treviso, nell'ambito delle iniziative per il centesimo anniversario della Prima guerra mondiale.

Un omaggio ad un grande autore della letteratura contemporanea, ospite del  nostro territorio in un periodo storico difficile, ma ricco di memoria.

giovedì 26 settembre 2013

ORGANIZZARE IL MATRIMONIO DEI TUOI SOGNI


"Nessun matrimonio è uguale a un altro. Per fortuna. Ognuno è una somma di sogni, desideri, indizi di personalità che finiscono col rappresentare lo stile di una coppia.
La prima regola è ispirarsi, mai copiare. Il giorno più bello è vostro e appartiene solo a voi, in esclusiva."

Settembre rappresenta il Capodanno per iniziare a progettare il proprio matrimonio.

Per evitare l'ansia da preparativi, le perdite di tempo, le telefonate per i preventivi, affidatevi a un wedding planner. Ma attenzione! Concordate prima con il vostro partner le linee guida del gran giorno, sarà più semplice per questi professionisti delle nozze realizzare i vostri desideri. Vi faranno dire addio a giri a vuoto, isterie e imprevisti: il giorno del sì saranno al vostro fianco, pronti a risolvere ogni situazione!


Le prime mosse da compiere sono le più importanti perché definiscono lo stile della cerimonia: la chiesa, il luogo del ricevimento, che sia esso una villa, un castello oppure un elegante ristorante. Tutto il resto poi segue lo stile principale.


Da settembre fioriscono numerose fiere dedicate ai futuri sposi e alla cerimonia, dove si possono incontrare numerosi espositori, per chiarirsi le idee, trovare spunti e stimoli, e perchè no, forse anche creare ancora più confusione di quella che gli sposi hanno già in mente.


DiVino Osteria Trevigiana incontra le esigenze degli sposi più esigenti con il suo servizio di catering in partnership con la splendida Villa Ca' Marcello, dove poter ricevere i propri ospiti.

Oppure ospitare i propri ospiti in lussuose e confortevoli camere, offrire loro un ricevimento con prodotti di prima qualità, divertirsi fino a tardi con buona musica e coronare la giornata in una favolosa suite...ci avevate mai pensato?!

DiVino Osteria Trevigiana lo puoi trovare a "Treviso Sposi" la fiera dedicata che si terrà a Treviso il 28-29 settembre 2013.




martedì 24 settembre 2013

INDIA: UNA CIVILTA' RICCA DI CULTURE, RELIGIONI, TRADIZIONI E COLORI



Sede della civiltà della valle dell'Indo e regione di rotte commerciali storiche e di vasti imperi, il subcontinente indiano è stato identificato con il suo commercio e la ricchezza culturale per gran parte della sua lunga storia. 

Quattro grandi religioni del mondo, l'Induismo, il Buddismo, il Giainismo e il Sikhismo, sono nate qui, mentre lo Zoroastrismo, l'Ebraismo, il Cristianesimo e l'Islam arrivarono più tardi dando forma nella regione a una grandissima diversità culturale
Gradualmente annessa alla Compagnia britannica delle Indie Orientali dai primi decenni del XVIII secolo e colonizzata dal Regno Unito dalla metà del XIX secolo, l'India è diventata un moderno Stato nazionale nel 1947, dopo una lotta per l'indipendenza che è stata caratterizzata da una diffusa resistenza non violenta guidata da Gandhi.

L'India è la dodicesima più grande economia del mondo in termini nominali, e la quarta in termini di potere d'acquisto. Le riforme economiche attuate hanno trasformato il paese nella seconda economia a più rapida crescita, infatti è uno dei quattro Paesi a cui ci si riferisce con l'acronimo BRIC, ma nonostante ciò il Paese soffre ancora di alti livelli di povertà, analfabetismo e malnutrizione. 

Società pluralistica, multilingue e multietnica, l'India è altresì ricca sul piano naturale, con un'ampia diversità di fauna selvatica e di habitat protetti.

L'architettura rappresenta la diversità della cultura indiana. Molti monumenti di rilievo, come ad esempio il Taj Mahal, o altri esempi di architettura dell'epoca Moghul o dell'India meridionale, si compongono di una miscela che assomma le antiche tradizioni locali e idee provenienti da diverse parti del paese e dall'estero.

L'India è un vero arcipelago di lingue e dialetti, alcuni dei quali hanno espresso letterature fiorenti e di assoluto valore artistico
La musica indiana è un'altra componente culturale che copre una vasta gamma di tradizioni e stili regionali.

Assapora tutta la tipicità e il sapore della cultura indiana attraverso la mostra "Magie dell'Indie" che si aprirà il prossimo 26 ottobre 2013 a Ca' dei Carraresi a Treviso.


mercoledì 18 settembre 2013

DELIZIE D'AUTUNNO

Si è aperta il 30 agosto scorso la 6a edizione della rassegna enogastronomica “Delizie d’Autunno”, promossa anche quest’anno dalla Provincia di Treviso e dall’UNPLI provinciale in collaborazione con le diverse realtà territoriali. 

Quest’anno saranno 15 gli appuntamenti con i prodotti agroalimentari autunnali, grazie al nuovo ingresso della Festa dell’Uva organizzata a Fonte. 

Il ricchissimo calendario 2013 proporrà ai visitatori eventi fino al 1 dicembre, quando la rassegna sfumerà in quella di Fiori d’Inverno, dedicata al Radicchio Rosso di Treviso IGP

Cominciata come tradizione con la “46a Sagra del Peperone” di Zero Branco, per passare poi alla festa in malga con “Malghe tra Mel e Miane”, e ancora con Monfumo e la “30a Festa
della Mela”, aperta in contemporanea alla “9a Festa dea Poenta” di Resana
E' il turno poi di Covolo di Pederobba e la “17a Festa del Fagiolo Borlotto Nano di Levada” che si svolgerà in tandem con la “61a Festa dell’Uva” di Fonte. Seguiranno le rassegne dedicate ai funghi e alle castagne.


Non mancheranno geste dello spiedo gigante, della zucca e naturalmente le importanti rassegne sul vino del Montello e Colli Asolani.

Torna in scena inoltre per la seconda edizione il Concorso Fotografico “Scatta le Delizie d’Autunno".
Le categorie individuate sono: “Prodotto e Territorio”, dedicata alle fotografie che hanno per oggetto i prodotti agroalimentari valorizzati dalle singole feste, il paesaggio dove questi prodotti vengono coltivati e i piatti tipici realizzati; “Delizie in festa”, che è dedicata all’aspetto più tradizionale e folkloristico, le fotografie che partecipano a questa sezione devono essere capaci di trasmettere la cultura e le atmosfere degli eventi organizzati dalla rassegna. 

Le novità per il 2013: le 15 Pro Loco coinvolte direttamente nell’organizzazione degli eventi hanno deciso di rafforzare le proposte collaterali all'offerta gastronomica, promuovendo una serie d’iniziative volte ad approfondire la conoscenza dei luoghi e dei prodotti tipici: convegni, escursioni, visite guidate, laboratori

La rassegna Delizie d’Autunno sarà anche l’occasione per inaugurare la nuova collaborazione con
lo storico Gruppo Ristoratori della Marca Trevigiana che si presenta con il Festival Enogastronomico: “Treviso: Dripping Taste – L’arte nel Piatto”: percorso in 3 tappe in
altrettante città storiche della Marca con innovativi eventi dove i luoghi sacri della cultura territoriale vivranno una nuova energia grazie a degustazioni guidate, incontri con gli chef, laboratori di street art & street food ed una divertente gara per cuochi non professionisti.

Gli appuntamenti sono:
6 ottobre tappa a Castelfranco Veneto con “Cicchetti in Villa
12 ottobre ad Oderzo con “Cicchetti al Museo 
19 e 20 ottobre gran finale a Treviso con “Le Piazze, i Salotti e gli Atelier del Gusto

lunedì 16 settembre 2013

EPICENTRI La scienza medica incontra la Grande Guerra

Si è inaugurata il 15 giugno scorso la mostra fotografica documentaria “EPICENTRI – La scienza medica incontra la Grande Guerra” presso il museo Storico della Grande Guerra di Maserada sul Piave (Palazzo don Romero) curata ed allestita dal Museo. 

Di seguito l’evento racconta della Grande Guerra dal punto di vista dell’uomo-soldato, lontani culturalmente da tutte le patetiche retoriche che da subito hanno infiocchettato quel tragico evento.

Popolazione civile, Uomini in armi, Territorio: questi gli elementi che in tutte le guerre passate e purtroppo presenti hanno subito e subiscono profonde e a volte insanabili trasformazioni a cui le scienze umanistiche e mediche supportate dall’infinito senso di solidarietà e di sacrificio di volontari, donne e uomini, cercano di dare risposta concreta nell’immediato.

La mostra rimarrà aperta fino al 20 febbraio 2014.

Nel susseguirsi dello svolgersi del programma gli interventi vogliono essere un momento di testimonianza e riflessione che, partendo dal soccorso prestato sul campo di battaglia nel mondo classico, ne ripercorre le evoluzioni attraverso i secoli, per poi aprirsi alla visione dell’uomo in armi nelle guerre moderne.

Fanno da cornice alla mostra documenti e materiali originali, proveniente da musei, collezioni private, archivi e biblioteche pubbliche per dare al percorso espositivo il
giusto tono di riscontro e di rigore scientifico di cui necessita l’argomento trattato.

La Grande Guerra, con il suo portato di sofferenza fisica, ha dato un forte impulso a medicina e chirurgia. Nuove conoscenze sono emerse nello scenario caotico e urgente in cui i combattenti si sono trovati. 

La mostra allestita dal Museo di Maserada ripercorre traumi e malattie di guerra con particolare attenzione a tutti gli attori coinvolti nella logistica di quel peculiare “servizio sanitario” (ospedale castrense, medici, infermiere, Croce Rossa, Università di Padova) in un percorso affascinante che si snoda tra documenti originali e inediti, strumentazioni e foto.

venerdì 13 settembre 2013

Design, territorio e ospitalità

Marca Trevigiana: una terra fatta di colori, di frizzanti atmosfere e di un’affascinante storia millenaria, ricca di racconti agresti e legata alla vita e al lavoro lungo il fiume che la attraversa, il Sile.
 
Il concept di BW PREMIER BHR Treviso Hotel non poteva non prescindere da un’area dell’Italia del Nordest così bella e affascinante. Il nostro design interno si basa infatti sullo studio delle caratteristiche peculiari della nostra terra: i colori, le tradizioni, i prodotti e i manufatti storici.

Già nella bussola di ingresso è evidente il legame con la Marca Trevigiana. Al suo interno infatti l’elemento predominante è l’acqua, che scende dolcemente dalle pareti vetrate e che poi si getta nelle vasche rivestite di mosaico. L’acqua è l’elemento simbolo di una provincia come quella di Treviso, che è attraversata dal più lungo fiume di risorgiva d’Europa, il Sile. Il lento e placido scorrere delle sue acque cristalline, fatte di mille sfumature di colore che vanno dal turchese, al verde, all’oro, al bruciato e il muoversi sinuosamente dei giunchi fanno di questo corso d’acqua il luogo ideale per immergersi nella natura. Ed ecco, allora, che nella hall dell’albergo compaiono non solo questi colori di relax e comfort ma anche gli elementi vegetali riconducibili ai pannelli di resina che ne rivestono le pareti.




All’interno della hall troviamo poi la zona dedicata al bar, chiamato Gioja Lounge Bar. Nome che ricorda la frizzante atmosfera che si respira nelle vie cittadine, in Piazza dei Signori all’ora dell’aperitivo, quando i Trevigiani assaporano l’effervescenza del Prosecco di Valdobbiadene. Quest’ultimo è un vino bianco, dorato come il colore del banco del Gioja Lounge Bar, in onice retroilluminato. 



Il leitmotiv del ristorante è, invece, la tradizione culinaria trevigiana, fatta di antiche beccherie dove si assaporano la pasta e fagioli, il radicchio di Treviso, la polenta, gli asparagi di Cimadolmo, il tutto accompagnato da un buon bicchiere di Cabernet. Ed ecco, quindi, il color rosso cardinale della zona ristorante, il verde, l’ocra, il bruciato del bistro e l’area del buffet che, con le piastrelle di design alle pareti e la vetrina espositiva, danno questo senso di familiarità e di appartenenza alla Marca Trevigiana. La zona Bistrot del ristorante DiVino Osteria Trevigiana, inoltre, è caratterizzata da una semi volta in doghe di legno che può ricordare la chiglia di una imbarcazione fluviale tanto comune in una terra d’acqua come quella trevigiana.

Gli stessi nomi delle sale ricordano i luoghi Veneti. Le sale congressi, ad esempio prendono il nome dalle diverse cittadelle fortificate della provincia: Castelfranco, Conegliano, Follina, Serravalle, Asolo, Possagno e Maser; mentre i moduli in cui può essere suddivisa la grande Sala Veneto, in cui ospitare splendidi banchetti, prendono il nome dai pregiati vitigni della Marca: Raboso, Refosco, Cartizze e Verdiso.

Ogni cosa, ogni piccolo dettaglio del BW PREMIER BHR Treviso Hotel, pertanto, rivisitano in chiave contemporanea le tradizioni, i colori, le atmosfere della terra in cui è stato costruito, diventando un luogo magico e suggestivo dove trascorrere piacevi momenti di vita, accompagnati da servizi all’avanguardia.